Pubblicato il 30/09/10 - aggiornato il  | 5 commenti :

Analisi dei dati sul passaggio da un dominio gratuito (Blogspot) a uno personalizzato su Blogger.

Il 14 Giugno sono passato a un dominio personalizzato per dare un senso di maggiore professionalità al blog e anche per poter utilizzare una casella di posta elettronica specifica  utilizzando i servizi offerti da Google Apps. Mi ripromettevo di rendere note le statistiche del passaggio non appena avessi avuto tutti i dati a disposizione.

Ho dovuto anticipare i tempi perché è ormai da fine Aprile che Google non effettua un aggiornamento del Page Rank. Il dato sarebbe stato importante per vedere se fosse confluito tutto nel nuovo dominio oppure se si fosse perso qualcosa.

Mi limiterò quindi a analizzare quello che è accaduto con l'Alexa Rank che comunque dà dei dati assimilabili a quelli di Google visto sono basati sulla quantità di backlink e sul traffico generato.

Prima del passaggio al dominio personalizzato, l'Alexa Rank di questo blog era intorno a 95.000, vale a dire che nel web c'erano circa 95.000 siti più autorevoli di questo. Andando su Alexa e digitando l'URL adesso si ottiene questo risultato:

alexa-rank

Il blog ha un Rank di 95.062 nel mondo (praticamente lo stesso) ed è il 2.408° in Italia. Si può dire che da questo punto di vista i dati sono confortanti. Vediamo quello che è successo con i visitatori a partire dalla data del cambio di dominio

 visite-blog

Il grafico delle visite uniche mostra un crollo dopo tre, quattro giorni dal cambio di indirizzo. Successivamente c'è stato un lento recupero che però ha riportato i valori sostanzialmente il linea con quelli iniziali. Dobbiamo considerare che il calo dei mesi di Luglio e di Agosto è dovuto anche a fattori stagionali. Se si analizza il dato delle visualizzazioni di pagina si ha un  grafico sostanzialmente identico

visualizzazioni pagina

La differenza riguarda solo i dati assoluti (3.400 circa visitatori, 5.800 circa pagine viste ogni giorno). La cosa più interessante, e sorprendente, riguarda l'indicizzazione degli articoli.

Se si cambia nome al dominio dobbiamo registrare quello nuovo negli Strumenti per Webmaster quindi inviare le Sitemap. All'inizio conviene tenere sia il vecchio che il nuovo dominio per vedere come va la vecchia e la nuova indicizzazione. In seguito il vecchio può essere tranquillamente eliminato.

Dopo i primi giorni, in cui i post rilevati da Google erano pochissimi, il numero degli articoli indicizzati è andato crescendo rapidamente e si è arrivati a una situazione paradossale. Ecco come si presentava l'indicizzazione qualche settimana prima del cambio di dominio

indicizzazione-articoliCome certo saprete le sitemap vanno inviate a pacchetti di 500 articoli per volta, se si è superato questo numero di post. Google ne riceverà 501 perché acquisirà anche la homepage. Sulla destra si possono vedere quelli che Google aveva indicizzato (424 su 501, 478 su 501, 485 su 501 e 421 su 501) con il vecchio dominio del tipo Blogspot. I numeri più piccoli si riferiscono alla sitemap relativa agli ultimi articoli.

Ecco come è lo stato dell'indicizzazione adesso

sitemap-indicizzazione Gli articoli indicizzati per ogni sitemap sono passati rispettivamente a 459, 480, 468 e 463. Anche in questo caso lascio perdere gli ultimi post pubblicati che sono  ovviamente aumentati. La percentuale di articoli rilevati dal crawler di Google è passata dal 90,2% (1808:2004) al 93,3% (1870:2004). C'è stato quindi un aumento degli articoli indicizzati e questo è successo anche per gli articoli più vecchi che, nel mio caso, ormai hanno più di due anni. I vecchi post rilevati erano 424 e ora sono 459.

Non ho ancora i dati del Page Rank, quindi non posso trarre indicazioni definitive ma, da quello che ho potuto constatare non c'è assolutamente perdita di traffico e di autorità da parte del blog se si passa a un dominio personalizzato. Per una spesa di 10 dollari l'anno è un passo che mi sento di consigliare a tutti coloro che vogliono veder crescere il loro blog anche come brand.



5 commenti :

  1. Sì ma all fine, se non si miglior considrevolmente il giro di lettori o la monetizzazione, perchè mi spendere 10 euro?

    Certo può essere carino avere un dominio prsonlizzato, forse prima o poi ci psserò anche io.

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  2. Scelta che consiglio caldamente, confermando ogni parola di Ernesto, nessun calo di traffico apprezzabile e indicizzazione dei post in maniera tutto sommato veloce.
    Per un ritorno in termini di immagine del blog da non sottovalutare.

    Grazie
    Rosalba

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  3. Davvero un ottimo articolo. Hai toccato praticamente tutte le tematiche (il pagerank penso non sia poi così importante visti questi dati) e dato degli spunti concreti a chi volesse cambiare. Anche io spinto anche dalla tua scelta son da poco passato ad un dominio personalizzato e con il passare dei giorni le cose stanno tornando come prima (e meglio di prima, in certi casi). Ed ho addirittura cambiato completamente il nome del sito. 10 euro l'anno è dopotutto una cifra davvero irrisoriae non c'è paragone tra un nome di dominio blogspot ed un pregiato .com.

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  4. Molto esaustivo, come al solito. Avrei da fare una domanda da "inesperto": se passassi ad un dominio personalizzato, e un mio articolo (in questo momento) effettuando determinate ricerche su Google si trova al primo posto nei risultati di ricerca, Google mi garantirà lo stesso posizionamento anche con il dominio personalizzato?

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    Risposte
    1. @Ennio
      Nulla si può dire per un singolo post. In linea generale c'è un peggioramento generale del posizionamento per le prime settimane con un successivo recupero che riporta le cose a una situazione pressoché analoga a quella di partenza.

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