Recensione di Floost, il social network che sulle orme di Pinterest si propone di promuovere i blog attraverso l'importazione automatica dei post.
Da qualche mese a questa parte si fa un gran parlare di Pinterest come del nuovo fenomeno tra i social network. L'idea di condividere in rete delle immagini si vede che è piaciuta molto. C'è quindi chi ha pensato a una sua ulteriore evoluzione estendendo il campo dalle sole immagini anche agli articoli.
Floost vuole infatti essere uno strumento per portare più traffico ai siti attraverso la condivisione, anche automatica, degli articoli che vi vengono via via pubblicati.
Per iscriversi a Floost occorre loggarci con il nostro account Twitter o con quello Facebook cliccando sulla apposita icona. In entrambi i casi dobbiamo dare il consenso all'applicazione per accedere al nostro account
Nella pagina successiva dovrà essere compilato il modulo per la creazione della nostra pagina personale che sarà del tipo nomeutente.floost.com. Dovrà essere inserito un indirizzo email, una password e appunto il nome utente che serva da prefisso per il nostro account su Floost. Si clicca su I'm Done! e potremo accedere alla homepage del servizio che nella grafica ricorda molto quella di Pinterest
Si potrà scegliere di visualizzare le schede All, Following e Suggested che rappresentano rispettivamente tutti i contenuti, solo quelli postati dalle persone che seguiamo sul social e quelli che ci vengono suggeriti. Come vedete dallo screenshot precedente, oltre alle immagini che sono prerogativa di Pinterest, si può postare Testo, Link, Video, Citazioni e Email. Questo attraverso un sistema di condivisione che ricorda molto quello di Facebook e di Google Plus. I video possono essere caricati su Floost oppure essere selezionati da Youtube. Per la prima opzione basta trascinare il video con il drag and drop del mouse. Un discorso analogo vale anche per le foto che possono essere caricate mediante trascinamento.
Il post creato su Floost può anche essere condiviso automaticamente su Twitter e Facebook. Ciascun contenuto può essere reso pubblico oppure essere salvato come bozza (draft). La cosa che interessa maggiormente i blogger è senza dubbio la possibilità di importare automaticamente tutti i post del proprio sito ammesso che questo sia su Wordpress, Blogger, Tumblr o Posterous. Si va in alto a destra e si seleziona Import blog dal menù a discesa
successivamente si seleziona il servizio e si incolla l'URL del nostro sito. Per i blog di Wordpress verranno acquisiti gli ultimi dieci post mentre per quelli di Blogger gli ultimi 25 articoli. Per questi ultimi c'è il problema che per il momento non vengono supportati i blog su Blogger con dominio personalizzato ma solo quelli gratuiti che abbiano appunto blogspot nel loro URL.
Questi contenuti saranno visibili nella nostra pagina sotto forma di uno snippet iniziale o incipit che dir si voglia. Ci sarà però il link Continues che svolge un ruolo identico a quello del Read More e che permetterà di aprire il post
Nella pagina a visione intera del post si potranno anche compiere diverse azioni interessanti
quali cliccare sul +1 di Google Plus o sul Mi Piace di Facebook. Dare il Like di Floost (cuoricino), Rispondere o Condividere su LinkedIn. Tutto questo avviene mediante uno scorrimento delle pagine che ricorda un po' i modelli a Visualizzazione Dinamica di Blogger. Saranno visibili anche altri link a post dello stesso blog come pure una casella di ricerca.
Affinché i nostri articoli possano essere aperti da molti utenti occorre costruirsi una discreta rete di follower. Per monitorare l'andamento del nostro account è già disponibile la sezione Analytics per avere tutti i dati in merito. Concludo ricordando che si può importare più di un blog e che non mi sento in grado di fare previsioni su un possibile successo di questo social perché ha certamente degli atout ma è anche una specie di clone di Pinterest e quindi non so come sarà accolto dalla comunità dei blogger.
Uhm. Non mi convince. Il motivo? Non porta visita al blog importato.
RispondiEliminacondivido i dubbi di Maxso. Molti social stanno assomigliando a delle catene di S.Antonio
EliminaOps, volevo scrivere "non porta visite al blog importato".
EliminaFunziona un po' tipo flavors.me...
RispondiElimina@Shaina ♥
EliminaConfesso di non conoscere questo Flavros.me :)
Interessante!... Grazie ;)
RispondiEliminaHo provato ad importare il mio blog ivabellini, mi ha risposto così:
RispondiEliminaNo posts imported. No feed XML found in the given url. Please give a proper url.
@ivabellini
EliminaAnche a me ha dato lo stesso messaggio. Presumo che anche tu abbia un dominio personalizzato.
no è un normale blogspot.com
Eliminati consiglio http://www.clipboard.com che secondo il mio parere è migliore anche se è fatto per prendere appunti, non per fare da blog alternativo come Floost.
Molto interessante !! Grazie!!
RispondiElimina...mi sono iscritta subito :)
meglio scoop.it
RispondiEliminascusami ernesto ne approfitto per fare una domanda attinente all'argomento,non so se conosci scoop.it....allora volevo chiederti :essendo un sistema dove si possono importare nel proprio profilo notizie articoli di altri siti volevo sapere se potevo fare nel mio blog un collegamento col link con un articolo che a me interessa in scoop.it è legale? devo chiedere il permesso all'autore dell'articolo ....???grazie
RispondiElimina@Giuseppe
EliminaSugli aspetti inerenti alla legalità o meno di una azione non sono competente a risponderti. Comunque un collegamento a un articolo si può sempre fare. Non se ne può copiare il contenuto senza permesso esplicito.
infatti, il link non è "illegale"
EliminaE' passato quasi un anno dalla pubblicazione di questo post, qualcuno sa dirmi se Floost vale effettivamente la pena?
RispondiEliminaPS: Ernesto, complimenti per il tuo straordinario blog!
@# Grazie. Devo dire che da allora Frost non l'ho più aperto :)
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