Il Panda Update sarà integrato nell'algoritmo di Google in modo che il suo effetto avverrà in tempo reale e non più con variazioni una tantum.
Il Panda Update insieme al Penguin Update fino a questo momento sono state degli aggiornamenti apportati all'algoritmo di Google in modo saltuario e quasi manuale. Ogni tanto le keyword di ricerca subivano delle variazioni nei loro risultati che portavano anche a dei crolli drammatici delle visite a determinati siti che secondo Google non ottemperavano agli standard qualitativi. In genere gli aggiornamenti vengono apportati all'algoritmo delle ricerche in lingua inglese e successivamente estesi a quelli delle altre lingue. Un tweet di @Google informava qualche ora o qualche giorno dopo dell'avvenuto update. Matt Cutts, il capo del team antispam di Google, ha recentemente annunciato che Panda sarà integrato dalla prossima settimana nell'algoritmo di Google. Questo significa che non ci saranno più delle oscillazioni violente sul traffico dei siti ma che il riposizionamento avverrà gradualmente in tempo reale.
Al momento abbiamo avuto notizia di ben 24 aggiornamenti Panda a partire dal 24 Febbraio 2011 fino al 22 Gennaio 2013 che è stato l'ultimo in ordine di tempo. La modifica dell'algoritmo di ricerca che da ora in avanti avverrà in tempo reale è stata denominata Panda Everflux. Considerato che questo aggiornamento sarà inserito nelle query di ricerca in lingua inglese dalla prossima settimana presumo che al massimo entro un mese anche le ricerche in lingua italiana saranno interessate da questo cambiamento. Passato questo periodo è probabile che non ci saranno più delle variazioni repentine delle pagine viste ma che le oscillazioni saranno molto più diluite nel tempo.
Panda nelle intenzioni di Google dovrebbe premiare i siti di qualità e quelli che presentano contenuti più freschi. Dovrebbero cioè essere penalizzati i vecchi post e gli articoli di poche righe con scarsa consistenza. Non sempre è stato così e la scure di Panda si è abbattuta anche su siti di alto valore. Se si vogliono evitare brutte sorprese nelle prossime settimane consiglio di prestare attenzione alla Google Authorship oltre alla ottimizzazione di base delle varie pagine web. Fatto 10 il totale di una perfetta ottimizzazione, i vari fattori che la compongono possono essere così ponderati:
Fattore | Importanza |
Titolo | 2,0 |
Affidabilità dei contenuti (Link Popularity) | 2,0 |
Contenuto del testo | 1,5 |
Nome del dominio | 1,0 |
Parole chiave | 1,0 |
Tag del titolo | 0,5 |
Pertinenza delle parole chiave | 0,5 |
Grassetto e Corsivo | 0,4 |
Meta Descrizione | 0,3 |
Tag Alt nelle immagini | 0,2 |
Tag Title nelle immagini e nei link | 0,1 |
Meta Keywords | 0,1 |
_________________________________________ | _____ |
Totale | 10,0 |
Le meta keyword è piuttosto complicato inserirle in Blogger. Bisognerebbe farlo per ogni articolo quindi consiglio di non prestarci attenzione mentre salta agli occhi la grande importanza del titolo e della affidabilità del sito che superano anche lo stesso contenuto della pagina. E' invece assolutamente consigliabile inserire la Meta Descrizione attraverso le Preferenze di Ricerca.
Beh, mi sembrano dei cambiamenti positivi, che premiano chi lavora bene :)
RispondiEliminaErnesto, vorrei farti una domanda che da un po' di tempo mi frulla per la testa, e a cui ancora non sono riuscita a dare risposta: secondo te, a livello SEO, scelta una determinata parola chiave su cui lavorare, risulta più efficace:
- Scrivere più articoli con quella parola chiave nel titolo, inserendo in quello principale dei link che conducono agli approfondimenti. Esempio pratico: decido di parlare di pressione arteriosa; scrivo un articolo dove introduco l'argomento e poi, man mano, inserisco al suo interno i link che conducono ad altri articoli di approfondimento.
- Scrivere un unico lungo articolo dove si esaurisce tutto ciò che c'è da dire su quella parola chiave. Esempio pratico: scrivo tutto ciò che c'è da sapere sulla pressione arteriosa, compresi eventuali approfondimenti, in un unico post.
Ti ringrazio tanto,
Giuliana
@# Nei blog si devono scrivere "articoli pilastro" o "Pillar Articles" che abbiano un taglio enciclopedico. Devono però essere integrati da altri post di contorno. Gli articoli pilastro poi possono essere ripresi e linkati nei vari articoli che trattano lo stesso tema.
EliminaEsempio:
1)Articolo pilastro che fa una recensione completa di Twitter
2)Articoli di contorno che hanno un link all'articolo pilastro con anchor text "Come funziona Twitter" o simile e che parlano dei widget di Twitter, di come creare le liste, di come bloccare un utente, ecc.
Ricordati che andiamo sempre per tentativi e che questa è solo una pratica dettata dal buon senso più che dalle istruzioni di Google.
Grazie mille, Ernesto, utilissimo ed esauriente come sempre :)
EliminaSoltanto un'altra cosa: secondo te, la lunghezza di questi "articoli pilastro" è un fattore importante? Cioè, va bene comunque mantenerli della solita lunghezza standard media, o in questo caso trattandosi di articoli base è meglio dilungarsi un po' di più?
@# Chiamandosi articoli pilastro devono essere mediamente più lunghi. Alcuni articoli poi diventano pilastro senza che tu lo abbia voluto. Se vai su Analytics vedi tra i post più visti quelli che hanno preso questa funzione. In genere hanno più contenuti ma non sempre è così.
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