Una Guida Completa alle più elementari regole di comportamento su Twitter riguardo a follower, following, retweet, preferiti. automazione, menzioni e frequenza di pubblicazione.
Mi sono accorto che mancava qualcosa di essenziale alla mia guida su Twitter leggendo un articolo di Rebecca Hiscott su Mashable che parlava della Etichetta su Twitter. In effetti le regole generali di buon comportamento su internet dovrebbero essere adattate a ciascun social network. Le interazioni su Twitter sono diverse da quelle su Facebook così come non si può assimilare del tutto un comportamento corretto su Twitter con l'Etichetta da seguire quando si commenta un sito web.
Riporto le considerazioni di Rebecca facendo delle modifiche dettate dalla mia esperienza personale e con l'avvertenza che non sono un gran utilizzatore di Twitter e che forse in qualche caso posso aver razzolato male ammesso e non concesso che in questo articolo predichi bene.
Twitter è utilizzato da più di 200 milioni di persone per condividere micropensieri e interessi. Se pubblicherete cose interessanti sarete ricompensati da un numero sempre crescente di follower se invece smettete di pubblicare o diventate banali i follower finiranno per diminuire o comunque con il non aumentare più con il solito ritmo. Bisogna considerare che Twitter è pubblico e anche se il nostro account è stato settato come privato un tweet potrebbe risultare sgradevole a molte persone che lo leggono. Sarebbe buona norma prima di scrivere qualcosa essere consapevoli che quel tweet potrebbe essere letto anche dai vostri genitori, dai vostri fratelli e pure dalla zia che vi rimane antipatica.
Gli acronimi usati su Twitter come negli SMS non sono ben riconoscibili quindi un LOL o un RIP vanno bene ma altre sigle poco comprensibili è bene utilizzarle solo negli SMS o nelle conversazioni su WhatsApp con gli amici più stretti. La regola d'oro su Twitter come in altri aspetti della vita è già stata scritta nella Bibbia secoli fa: "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te". Bisogna quindi condividere cose che hanno stimolato il nostro interesse e che per affinità potrebbero avere lo stesso effetto in qualche nostro follower. Si possono portare all'attenzione editoriali che stimolano la riflessione, siti web interessanti o fotografie che suscitano emozioni o divertimento. Quando si condivide un post, una foto o un video è meglio assicurarsi che ci sia uno shortlink collegato all'originale. Gli URL accorciati sono da preferire perché lasciano più caratteri per il commento. Ecco una serie di piccoli consigli per un buon comportamento su Twitter:
REGOLE GENERALI
Eccessiva condivisione - Ci sono utenti che postano qualsiasi cosa facciano anche la meno interessante come per esempio: "Sto andato in bagno" oppure "Sono in treno per andare all'Università" o ancora "Al brunch mangerò uno yogurt ai frutti di bosco". Una serie di tweet di questo genere finisce per stancare chi li legge. Si possono condividere anche le minuzie della vita quotidiana ma solo se siamo in grado di indirizzarle verso l'ironia o il gioco. "Ho mal di schiena. Proprio ieri avevo detto che non lo avevo mai avuto in vita mia" oppure "Ho mangiato una porzione gigante di torta. Ho deciso di iniziare la dieta da domani" sarebbero tweet accettabili anche per utenti esigenti.
Auto-promozione - Twitter come gli altri social network viene usato anche come ottima sinergia di siti web, attività professionali o performance personali. È nella logica delle cose aspettarsi una serie di tweet che riguardino la promozione di un articolo o un link a una nostra realizzazione. Una buona norma di comportamento consiste nel condividere anche elementi che non hanno nulla a che vedere con la nostra attività solo per il piacere di far conoscere ai follower delle opinioni interessanti o foto particolarmente istruttive. Ogni post che riguarda l'autopromozione dovrebbero essere intervallato da almeno tre post che invece non siano direttamente riconducibili alla nostra attività.
Mercato - Twitter non è la piazza del mercato e neppure una sala riunioni per entrare in contatto con qualcuno per delle opportunità di business. Se si desidera proporre qualcosa è meglio farlo tramite email. Se questa non fosse disponibile su Twitter è probabile che la persona in questione non sia interessata.
Condivisione delle opinioni - I follower vogliono sapere quello che ci interessa e cosa ne pensiamo dei vari argomenti. Dobbiamo quindi condividere le nostre idee restando però rispettosi di quelle altrui. Se si sta affrontando un argomento controverso è bene porsi queste domande prima di inviare un tweet:
- Abbiamo una opinione ben informata e costruttiva che possa risultare un valore aggiunto?
- Ci sono altri più qualificati di noi per commentare questo fatto?
- Il mio parere è così interessante da fare la differenza?
- Nella vita reale ho fatto qualcosa in merito per essere moralmente abilitato a commentare?
- Sono disposto a accettare le conseguenze che la mia opinione possa provocare tra i follower, tra gli amici o con il datore di lavoro?
Inserimento degli hashtag - I cancelletti prima di una parola generano quello che si chiama un hashtag e che permette agli utenti che cercano quella parola chiave di visualizzare il tweet. Si possono inserire degli hashtag che leghino il nostro post a una conversazione più grande ma non bisogna esagerare. Ho visto tweet di tre parole con 15 hashtag che possono apparire come spam agli occhi dei follower.
Guerre su Twitter - Twitter vive anche delle guerre di tweet tra celebrità più o meno note. Ricordo per sentito dire lo scambio pepatissimo di tweet tra Barbara Guerra, Selvaggia Lucarelli e Fancesca Pascale. Se non siamo celebrità è meglio non iniziare questi confronti che non portano nulla di buono.
Maiuscolo - Scrivere in maiuscolo nel web equivale a gridare. Visto che per rispetto agli utenti che ci seguono non dovremmo mai alzare la voce anche il Tutto Maiuscolo è decisamente sconsigliato.
FREQUENZA DEI TWEET
La frequenza con cui si twitta è un dato soggettivo. Ci sono utenti che seguo e che twittano moltissimo riuscendo a scrivere quasi sempre cose interessanti altri invece per indole o per mancanza di tempo postano molti meno elementi. Bisogna avere l'umiltà di riconoscere che non tutto quello che facciamo e non tutto quello che ci passa per la mente merita di essere tramandato ai posteri. Ci vuole quindi un certo discernimento nel postare solo cose che anche solo potenzialmente potrebbero avere un certo interesse.
D'altra parte twittare pochissimo, addirittura meno di una volta a settimana potrebbe indurre la sensazione che non seguiamo minimamente il nostro account, che siamo solo dei lurker o peggio ancora degli spammer. Questi tipi di comportamento possono essere facilmente scoperti tramite JustUnFollow, una applicazione per monitorare following e follower su Twitter e Instagram.
Credo che sia una buona norma pubblicare una media di 3 o 4 tweet al giorno e aumentare decisamente la frequenza quando si stia partecipando a un evento che meriti una condivisione più assidua.
FOLLOWING E FOLLOWER
I Following sono gli utenti che seguiamo mentre i Follower sono quelli che ci seguono. Non siamo obbligati a diventare follower di tutti i following. Twitter non è un social simmetrico come Facebook. Scegliere di seguire una persona equivale a un outing su un nostro interesse specifico. Dobbiamo essere quindi molto attenti su chi si decide di seguire. Ci sono però dei casi in cui si è amici di utenti che twittano su cose che non ti interessano. In questo caso non ricambiare il follow potrebbe portare alla fine di una amicizia e allora bisogna cercare un compromesso magari creando una lista privata.
Il rovescio della medaglia è che non ci si deve alterare quando qualcuno non ricambia il nostro Follow. Come ci sono utenti che ci seguono e che noi non seguiamo bisogna serenamente accettare utenti di cui siamo follower che non sono interessati a fare lo stesso. È inoltre maleducato annunciare con un tweet quando si decide di smettere di seguire un utente o addirittura creare una specie di gogna mediatica nei confronti di qualcuno che invece ha smesso di seguirci. Che dire di chi inizia a seguirci e che poi smette di farlo non appena abbiamo iniziato a seguirlo pure noi? Non vale la pena neppure parlarne.
INTERAZIONI
Su Twitter si arriva a interagire con persone che non incontreremo mai nella vita reale. Personalmente ho interagito anche con l'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, che ha ricambiato il mio follow, e con famosi giornalisti con cui mai avrò il piacere di discutere al di fuori di Twitter. Su questo social siamo tutti uguali e non bisogna essere timidi di esporre le nostre idee. È però importante essere rispettosi e non invadenti. Le interazioni sono visibili nella Scheda Connetti. Se ne abbiamo la possibilità è bene rispondere a tutti coloro che abbiano interagito con noi con educazione.
Non ci si può aspettare che delle celebrità con centinai di migliaia di follower possano rispondere a tutti, anche se spesso c'è del personale specializzato che gestisce questi account. Si possono mandare dei messaggi diretti solo se riteniamo che il tema possa interessare l'interlocutore e se per questioni di privacy preferiamo non inserirlo nella Timeline. Se qualcuno ci invia un DM nel caso decidessimo di rispondere dovremo necessariamente usare la stessa funzione. Sono consapevole che alcune donne subiscano delle azioni di vero e proprio stalker tramite DM. In questi casi estremi c'è la possibilità di bloccare l'utente.
IL RETWEET E I PREFERITI
Quando nella nostra Timeline vediamo un tweet particolarmente intelligente, utile o simpatico è buona norma ritwittarlo. Ci sono due modi per farlo. Il primo è quello di condividerlo così com'è mentre con il secondo si può aggiungere qualche carattere oltre a RT. Il retweet di questo secondo tipo è più semplice se si usano estensioni quali Silver Bird o l'applicazione ufficiale per smartphone rispetto alla semplice pagina web del browser. Per favorire i retweet con il RT è opportuno non utilizzare tutti i 140 caratteri quando si pubblica un nostro post. Non è ovviamente accettabile spacciare un tweet di altri per uno nostro. Non è tanto una questione di copyright ma di buona educazione e appunto di Etichetta. Salvare un tweet tra i Preferiti serve quando ci sia presente una informazione che vogliamo consultare in modo più approfondito in seguito. Per esempio si può mettere tra i Preferiti un tweet con un link a questo post per poi leggerlo con calma. Non ha però nessuna giustificazione denotare tra i Preferiti un tweet di solo testo e magari di poche parole. È come dire all'autore del tweet: "Hai scritto una cosa interessante e voglio fartelo sapere però non la voglio ritwittare per non far sapere ai miei follower che la giudico tale". Si tratta di un ragionamento contorto che forse è il caso di soppesare bene.
AUTOMAZIONE
Gli utenti di Twitter sono molto diffidenti nei confronti dei bot. Ci sono anche applicazioni quali Fakers che permettono di scoprire quanti dei nostri follower siano delle persone reali e quanti invece siano solo dei robot. Tutto quello che su Twitter è automatizzato va usato con cautela. È abbastanza accettabile che vengano ripubblicati i nostri articoli se sono in numero limitato. Si può fare lo stesso con le foto di Instagram usando servizi come IFTTT però non bisogna esagerare. Anche triplicare gli stessi aggiornamenti di stato tra Twitter, Facebook e Google+ va considerato una eccezione e non la regola. I servizi che inviano un messaggio diretto di ringraziamento quando si segue una persona con il link al sito personale che consigliamo di visitare è invece da considerarsi vero spam.
Se volete integrare queste semplici regole di comportamento vi prego di postare le vostre idee nei commenti. Nel frattempo date anche uno sguardo anche al mio Profilo su Twitter tramite questo widget ufficiale
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