A partire da Settembre 2019 saranno modificate le norme regolamentari dei prodotti Google Adsense, AdManager e AdMob. Non saranno più considerate violazioni delle norme la pubblicazione di alcuni contenuti non monetizzabili
In questo sito mi sono sempre tenuto in disparte su considerazioni o dispute sul Regolamento di Adsense perché per affrontare in maniera seria e professionale un argomento bisogna esserne completamente edotti e credo che nessuno, a parte i dipendenti di Google, potevano essere certi di interpretare correttamente alcune norme generiche del regolamento a dei casi specifici.
Giusto ieri però gli iscritti ai vari programmi di affiliazione di Google (Adsense, AdManager e AdMob) hanno ricevuto una email che li informa delle modifiche che subiranno le norme di tali prodotti a partire dal Settembre 2019. Si tratta per certi aspetti di una rivoluzione copernicana. La maggior parte dei contenuti che Google non monetizza perché riguardano temi delicati non saranno più considerati una violazione delle norme ma, i publisher, che li pubblicheranno, riceveranno semplicemente delle fonti pubblicitarie limitate.
Tanto per fare un esempio, se prima un sito pubblicava una foto di una modella senza reggiseno rischiava seriamente il ban del sito. Con le nuove norme in quella pagina non verranno visualizzati i banner pubblicitari, ma non sarà più considerata una violazione delle norme regolamentari. Questo non significa che si potrà pubblicare di tutto e di più ma indubbiamente i publisher non saranno più sotto la spada di Damocle di una violazione delle norme.
Da quanto ho capito dalla email ricevuta, i contenuti considerati illeciti da parte di Google verranno suddivisi in 2 categorie. Ci saranno quelli gravemente illeciti che saranno sempre considerati una violazione delle norme e quelli che invece, essendo illeciti, non riceveranno la pubblicità ma non saranno considerati una violazione.
Le tipologie dei contenuti illeciti che saranno sempre considerati una violazione delle norme riguardano "contenuti correlati a pedopornografia o pedofilia, contenuti sessualmente espliciti, temi destinati a un pubblico adulto all'interno di contenuti per famiglie, abusi della proprietà intellettuale, specie protette o in pericolo d'estinzione, contenuti dispregiativi o pericolosi, favoreggiamento di comportamenti disonesti, contenuti ingannevoli, software dannoso o indesiderato e mogli per corrispondenza."
Gli argomenti che invece riceveranno delle limitazioni nelle fonti pubblicitarie saranno i "contenuti di natura sessuale, contenuti scioccanti, esplosivi, armi da fuoco, componenti di armi da fuoco e prodotti correlati, altre armi, tabacco, sostanze stupefacenti per uso ricreativo, vendita e uso improprio di prodotti alcolici, giochi a distanza online, farmaci con obbligo di prescrizione medica e prodotti farmaceutici e integratori non approvati."
Google Ads (successore di AdWords) continuerà a non inserire pubblicità nei contenuti con limitazioni e riceverà esclusivamente annunci da altri prodotti pubblicitari o tramite deal diretti tra publisher e inserzionisti.
In ultima analisi la monetizzazione dei contenuti che rientrano nella categoria di quelli con limitazioni non costituirà più una violazione delle norme. La pubblicità nelle pagine che contengono tali contenuti sarà limitata in modo appropriato alle preferenze dei singoli prodotti pubblicitari e dei vari inserzionisti. Se non ci saranno offerte per tali contenuti con limitazioni, non verrà visualizzata alcuna unità pubblicitaria nelle pagine che li contengono.
Se un publisher decide di pubblicare contenuti con limitazioni riceverà meno pubblicità ma non violerà le norme. I contenuti coperti dalle norme per i publisher di Google, ovvero quelli fortemente illeciti, non possono essere monetizzati e non si potrà provare a pubblicare annunci su tali contenuti. Il tentativo di monetizzare contenuti che violano le norme potrebbe ancora comportare la sospensione o la chiusura dell'account.
In definitiva il problema per i publisher che pubblicano contenuti al limite sarà quello di verificare se si tratta di contenuti gravemente illeciti della 1° categoria o moderatamente illeciti della 2° categoria. Nel primo caso rischieranno sempre una violazione delle norme mentre nel secondo caso potranno provare a monetizzarli. Non riceveranno unità pubblicitarie da parte di Adsense ma potrebbero riceverle da altri prodotti in modo indiretto.
La modifica delle norme non è ancora andata a regime e si può seguire il log delle modifiche nella pagina che Google ha dedicato al tema. Gli utenti di Blogger possono trovare informazioni su come implementare gli annunci nei loro siti seguendo le istruzioni dei post che ho gli ho dedicato:
Ciao Ernesto, non ho trovato altra pagina del tuo sito che potesse avere attinenza con quanto mi stia accadendo. Scrivo qui, poi magari mi dici in quale altro post potrei visionare.
RispondiEliminaIn pratica, dopo 14 anni di Adsense, senza mai segnalazioni di violazioni, mi sono arrivate, nelle ultime due settimane, due segnalazioni di violazione norme per singoli URL di due miei siti differenti. La motivazione è la medesima "Comportamento del sito - Navigazione", dopodiché chiede di correggere gli errori e chiedere revisione. Il fatto è che, come al solito, Google non spiega quale sia il problema specifico... Per caso ti è capitato qualcosa di simile? Grazie mille.
Sì è capitato anche a me però per altre ragioni. Vai su Adsense -> Account -> Centro Norme -> Siti con problemi e controlla le pagine che hanno problemi. Se in Risoluzione obbligatoria c'è un No in teoria potresti anche non far nulla. In ogni caso puoi fare un reindirizzamento verso la Home o verso una pagina delle etichette delle pagine interessate.
Elimina@#
Si, ho visto la sezione Centro norme. Ed è indicata la Risoluzione obbligatoria. Altro non si capisce, nel senso che sono pagine come tante altre, ad elevato traffico. Come soluzione è indicata l'esclusione dell'URL da Adsense, ma dispiace perdere l'opportunità senza un valido motivo (Google l'enigmista, mi sembra!)
EliminaSe il problema è la navigazione mi riesce difficile capire perché in certe pagine sia diversa dagli altri post del blog. Non è raro che gli algoritmi di Google facciano errori. Puoi chiedere la revisione se non trovi nulla di diverso dalle altre pagine.
Elimina@#