La memoria dei dispositivi siano essi computer, smartphone o tablet è formata da una memoria di archiviazione e da una memoria volatile. Quest'ultima è detta RAM acronimo di Random Access Memory ovvero Memoria a Accesso Casuale. È una memoria di tipo volatile che permette l'accesso diretto a qualunque indirizzo di memoria con lo stesso tempo di accesso. In tale memoria vengono caricati i programmi che il processore esegue e, una volta che vengono chiusi, le modifiche effettuate, se non salvate nella memoria di archiviazione, vengono perdute.
La memoria RAM è comunque una entità fisica e le sue dimensioni influenzano notevolmente le prestazioni del dispositivo, sia esso desktop o mobile. Attraverso il processo dello SWAP si può estendere la capacità della memoria volatile oltre il linite imposto dalla quantità di RAM installata. Nei sistemi operativi Linux questo processo è raccomandato da sempre con la creazione di partizioni che possono servire per l'estensione della RAM.
Anche nei computer Windows di qualche anno fa si poteva espandere la RAM inserendo una chiavetta USB in una porta. Lo si può fare anche adesso inserendo una chiavetta, andando su Esplora File e cliccando con il destro del mouse sulla Unità creata dalla stessa chiavetta. Nella finestra che si apre si va nella scheda ReadyBoost.
Si mette la spunta a Dedica il dispositivo a ReadyBoost, si imposta lo spazio riservato alla RAM aggiuntiva per poi andare su Applica e quindi su OK. Per esperienza personale devo dire che questa funzionalità non migliora poi di tanto le prestazioni del computer. In questo post vedremo invece come estendere la RAM di Android.
Ho pubblicato sul Canale Youtube una guida per aumentare la RAM di Android con parte dell'altra memoria.
La funzionalità che vado a illustrare non è presente su tutti i dispositivi. C'è sicuramente negli smartphone e tablet di alta gamma di Oppo, Samsung e OnePlus ma ovviamente può essere presente anche in altre marche e modelli.
Nei Samsung e negli OnePlus la espansione della RAM è attivata di default ma l'utente può decidere se disattivarla e se modificare la quantità di memoria virtuale attivata e presa in prestito da quella di archiviazione.
Per controllare se nel nostro dispositivo Android è presente la funzionalità della espansione della memoria volatile si va su Impostazioni quindi si scorre la schermata e si tocca su Informazioni sul dispositivo.
Visualizzeremo i dati del nostro smartphone e tablet. È opportuno andare su Memoria per controllare quanta memoria di archiviazione stiamo utilizzando. Nel mio caso come vedete è occupata solo al 29%.
Si può quindi certamente utilizzare una partizione di questa memoria per espandere quella RAM. Più in basso c'è infatti anche la Memoria RAM. Nello screenshot viene indicata con il valore di 12GB + 5GB.
Questo perché l'estensione della RAM è attiva di default nel mio OnePlus 8. Ci si tocca sopra per aprire la finestra di configurazione. In alto c'è il cursore per attivare o disattivare l'espansione della RAM.
Se tale cursore è attivato, in basso si può scegliere di quanti GB espandere la memoria. Nel mio caso ho scelto 5GB. Dopo una modifica di questi dati, in positivo o in negativo, occorre riavviare il dispositivo per applicarli.
In conclusione una estensione della memoria RAM effettuata con questa funzionalità di Android consente di eseguire più processi contemporaneamente come p.e. due streaming, uno musicale e uno visivo e una navigazione con il browser. L'aumento della Memoria RAM ci permette di non vedere chiudere l'ultimo processo eseguito.
Per verificare il reale miglioramento delle performance del nostro dispositivo Android bisogna quindi fare dei test in questo senso e tale funzione è utile solo per gli utenti che sono soliti impegnare in modo massiccio la CPU.
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